domenica 30 marzo 2025

Patteggiamento e archiviazione. Attenzione attenzione ... possono farci perdere il diritto al porto d'armi.

 Una delle cose che mi capita frequentemente è vedere persone meravigliate perchè gli negano il porto d'armi ma sono stati "assolti".

Quando poi a vedere, non
è così: il procedimento contro di loro è stato archiviato o si è risolto con un patteggiamento.

Esiste una enorme differenza tra la legislazione penale e quella amministrativa (cui è soggetta la normativa per i porti d'arma).

Dal punto di vista del codice penale, una archiviazione risolve completamente il problema. Nessun addebito si può fare a chi sia stato indagato e non ci sarà nessuna conseguenza negativa.

In amministrativo il discorso è completamente diverso.

Supponiamo (caso frequentissimo) che un tizio sia stato querelato dalla moglie perchè l'avrebbe minacciata. La moglie poi ritira la querela e chiude il penale. La Questura però poi sostanzialmente pensa che dove c'è il fumo si trovi sempre un pò di arrosto ... Quindi, sulla base del sospetto, ed avvalendosi della spesso mal applicata, discrezionalità, revoca il porto d'armi.

Vero è che alle volte può essere utile la motivazione dell'archiviazione. Tornando al nostro esempio, un conto è il PM - GIP dica che si deve archiviare perchè la querela è stata archiviata; un conto è che scriva che la querela è stata presentata in modo strumentale ed appare poco credibile.

Per evitare questo si dovrebbero valutare prima altre soluzioni, come quella di cercare di ottenere se possibile una sentenza di assoluzione.

Per quello che riguarda il patteggiamento è ancora peggio. 

Con questa procedura l'imputato sostanzialmente si dichiara colpevole ed ottiene uno sconto di pena. Si dichiara però colpevole ed è ovvio che la Questura non la prenda bene.

Delle volte il patteggiamento - spesso comodo per alcuni avvocati (e mi spiace dirlo) - non ha poi nemmeno senso pratico. Faccio l'esempio di un reato commesso da un incensurato con una prevedibile pena (sono in caso di condanna) di 9 mesi di arresto. Con il patteggiamento la pena sarà ridotta a sei mesi o meno ma questo non ha senso pratico perchè magari è estremamente improbabile che l'imputato dia un'altra volta uno schiaffone ad un condomino... 

Se si ha quindi un interesse ad un porto d'armi (attuale o futuro) è quindi indispensabile che si chieda un consiglio anche ad un avvocato esperto del settore, non solo ad un penalista.

Una recente sentenza del TAR Lazio, sul patteggiamento ex art. 444 cpp,  è su questa linea ma si tratta di un criterio seguito costantemente (sentenza 16541 del 24 settembre 2024, TAR Lazio, sezione prima stralcio).