Questo vale al di là della singola norma.
Nello specifico l'articolo 20/bis della legge 110/1975 considera reato il comportamento di "chiunque trascuri di adoperare nella custodia delle armi medesime le
cautele necessarie per impedire che alcuna delle persone succitate
giunga ad impossessarsene agevolmente".
Per persone succitate si intendono tossicodipendenti, minorenni ed altre categorie.Il fatto che il ladro, capace di usare le armi e pienamente in grado di intendere e di volere, non significa che si possano lasciare le armi a sua disposizione.
E' opinione comune che sia obbligatoria una cassaforte.
Questa opinione è errata: la cassaforte non è obbligatoria.
Lo ha stabilito anche la Corte di Cassazione penale con una sentenza del 10 giugno 2013.
Secondo la Corte è sufficiente anche un armadio chiuso a chiave.
In linea teorica questo è certamente vero.
Nello stesso tempo bisogna chiarire che il mezzo usato per impedire ad altri l'uso delle armi deve essere idoneo.
Non è quindi sufficiente un armadio chiuso a chiave ma dissestato in modo tale che basti una botta per aprirlo.
Non è sufficiente lasciare i fucili nell'automobile chiusa quando si è al ristorante (vizio di molti cacciatori).
Nello stesso senso nulla si potrebbe dire a chi lasciasse le armi in uno stanzino senza finestre, chiuso da una porta blindata.
L'intento di questo blog è eminentemente pratico. Non mi interessano molto le disquisizioni teoriche. Mi interessa che chi ama le armi e le usa lecitamente non abbia fastidi.
C'è chi consiglia di portarsi dietro una copia della sentenza della Cassazione per discutere con eventuali poliziotti.
Non sono d'accordo.
Affrontare un processo che dura anni e che costa anche non è una buona soluzione. Questo anche se si viene assolti (anche perché nel frattempo viene revocata la possibilità di detenere armi).
La soluzione quindi migliore, pur se non obbligatoria, è comunque quella della cassaforte.