giovedì 23 aprile 2015

Scadenza del 4 maggio 2015 per detentori di armi, certificato medico di idoneità psicofisica alla detenzione di armi

Un amico carissimo mi ha chiamato oggi per la scadenza del 4 maggio (diventata nelle chiacchiere 5 maggio). Mi chiedeva lumi perché 
in ufficio cacciatori e simili facevano girare la voce che entro detta data bisognava fare un misterioso certificato di idoneità alla detenzione.
Chi non lo avesse fatto avrebbe perso il diritto di detenere le armi.
Facciamo chiarezza.
Il Decreto Legislativo n. 121 del 29 settembre 2013 (entrato in vigore il 5 novembre 2013) ha stabilito che chi detiene armi deve presentare (entro il 4.5.2015) il "certificato medico di idoneità psicofisica alla detenzione" di armi.
Il certificato è lo stesso che si presenta quando si chiede un porto d'armi o licenza similare, ad esempio quello per il rilascio o il rinnovo della licenza di caccia.
La normativa stabilisce anche che siano esentati tutti coloro che nei sei anni precedenti l'entrata in vigore della norma (quindi i sei anni precedenti il 5.11.2013) abbiano presentato detto certificato in occasione della richiesta di una licenza di porto d'armi o di un nulla osta all'acquisto di armi.
Che succede se non si presenta?
Si riceverà una diffida a presentare il certificato entro 30 giorni.
Se non si fa parte la procedura per il divieto alla detenzione di armi.
Gli allarmismi non hanno quindi senso.
La normativa ha la logica di impedire che le armi vengano detenute da chi non è in grado di detenerle con equilibrio. E' quindi una norma preventiva che ha una sua logica condivisibile.

venerdì 10 aprile 2015

Giardiello. strage di Milano. Proibizionismo e frescacce....

In questi giorni ha fatto notizia la strage che il sig. Claudio Giardiello ha compiuto nel Tribunale di Milano, uccidendo giudici ed avvocati.
C'è subito chi ha rilevato che i Carabinieri avevano dato parere contrario al rilascio del porto d'armi e la prefettura invece l'ha rilasciato. Da qui la solita spinta al "leviamo le armi", "le armi sono pericolose", "levando le armi da fuoco si fermanoi gli omicidi e le violenze" e chi più ne ha, più ne metta!
Come al solito si dimenticano cose essenziali.
Io entro in tribunale da decenni e da tanti anni esistono metal detector e guardie. Perchè non hanno fermato Giardiello con la pistola?
E' lui un super furbo o loro sono stati fessi?
Ricordo i famosi poliziotti della scorta di Aldo Moro che furono uccisi mentre avevano i mitra nel bagagliagio. Poveracci certamente ma il loro lavoro gli imponeva di avere i mitra a portata di mano.
Tornando a Giardiello, se il parere dei Carabinieri era negativo ci sarà stato o un clamoroso errore (tipo impiegato della prefettura che non ha letto il parere) oppure qualche motivo per il quale il porto d'armi fu concesso lo stesso. Non si può condannare senza conoscere i fatti specifici.
Oltretutto l'esperienza concreta (di cacciatore ed avvocato) è che le Prefetture non stanno certo lì a regalare porti d'armi, specialmente quando i Carabinieri danno parere negativo...
E' poi anche vero che per ammazzare non serve una pistola. A parte la possibilità di avere armi clandestine (come le hanno tutti i delinquenti) si può benissimo ammazzare in altro modo. Un mio cliente ha preso un coltello dal cassetto della cucina ed ha ammazzato la moglie con quattro coltellate.
Riporto poi una lamentela che mi fecero i poliziotti di un vicino commissariato. Si lamentavano del fatto che il CIM (Centro Igiene Mentale) non comunicasse alla polizia i nominativi delle persone con gravi problemi mentali e possibile pericolosità.
A parte la privacy (con le sue glorie e fesserie) i poliziotti in questo caso hanno perfettamente ragione e qualcuno invece di cercare scuse e dire frescacce dovrebbe seriamente fare una riforma a tutela - reale - dell'incolumità pubblica.