
Svolgono però un lavoro delicato e rischioso.
Si da per scontato, nell'immaginario comune, che abbiano la pistola. Questo anche perchè spesso sono ex poliziotti o carabinieri. Per esercitare il loro lavoro devono avere una licenza rilasciata dalla Prefettura.
La realtà però è diversa. Ci sono delle questure che negano loro il porto d'armi per difesa personale se non esiste la dimostrazione concreta dei rischi specifici che corrono. In altri termini si è ritenuto che all'investigatore privato non spetti il porto d'armi solo per la sua professione.
Nel caso specifico l'investigatore, non avendo il rinnovo del porto d'armi, aveva perso il lavoro...
Ricordiamo quindi ancora una volta che l'unico sistema per ottenere ragione contor ingiuste decisioni delle Questure e Prefetture, è quello del ricorso al TAR.
Per avere una copia della sentenza gratuitamente scrivetemi alla mail umberto@avvocatochialastri.it .
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