venerdì 4 maggio 2018

Guardie giurate e problemi porto d'armi

Nella mia esperienza riguardo il diritto delle armi e delle autorizzazioni di polizia mi è capitato spesso di imbattermi in problemi riguardanti la categoria delle guardie giurate, una categoria trattata sostanzialmente ... male.
Una guardia giurata ha tanti punti in comune con un poliziotto o un carabiniere ma anche tante differenze.
Una guardia giurata ha meno diritti, a cominciare dal contratto di lavoro, garanzia del mantenimento del posto e tanto altro. Sento spesso di brutte situazioni di assunzioni a tempo determinato (e licenziamenti magari ad età avanzata) o magari di donne che fanno solo orari notturni (ultima di qualche giorno fa).
Chi ci è passato sa bene che per avere il decreto di guardia particolare giurata   bisogna passare attraverso controlli qualche volta decisamente esagerati.
Dico esagerati perchè questi controlli dovrebbero servire ad evitare che vengano armate persone potenzialmente pericolose per la società, dal punto di vista morale o dal punto di vista psicologico.
Di per sè sono quindi controlli giusti.
Quello che non mi convince è che poliziotti, carabinieri e simili spesso sembrano non avere gli stessi controlli rigorosi (specialmente dal punto di vista psicologico). Come spiegare altrimenti casi come quello del poliziotto che sparò da una parte all'altra dell'autostrada uccidendo un poveraccio di tifoso laziale che dormiva in auto? Ed i vari casi anche recenti di omicidi in famiglia?
Direi quindi che tutto questo si può capire ma ...  dovrebbe invitare ad un  atteggiamento diverso quando si deve decidere se dare a qualcuno il decreto di guardia giurata, la possibilità in sostanza di lavorare.
Come spiegherò in un altro post, gli stessi TAR hannoi spesso invitato ad un atteggiamento più elastico.
Ci sono comunque anche cose positive.
La Polizia di Stato ha precisato, Circolare N.4.-10. 8616/10089, (porto d'arma guardia giurata) che il porto d'armi delle guardie giurate deve intendersi come un porto d'armi normale, quindi non limitato agli orari di lavoro o a luoghi particolari.
Una situazione che invece francamente trovo ingiusta è quella del porto / trasporto delle armi sui treni e mezzi pubblici (http://www.leggearmi.it/2018/02/io-e-il-fucile-possiamo-prendere-il.html).
Per l'art. 33 del DPR 753/1980:"Fermo restando quanto stabilito dalle vigenti leggi in materia di detenzione di armi nonché di tutela dell'ordine democratico e della sicurezza pubblica, è vietato portare con sé sui treni e nei veicoli armi da fuoco cariche e non smontate. Le munizioni di dotazione devono essere tenute negli appositi contenitori e accuratamente custodite.
Il divieto di cui al comma precedente non è applicabile agli agenti della forza pubblica nonché agli addetti alla sorveglianza in ambito ferroviario."
Questa disposizione è stata recepita dai regolamenti di Trenitalia ed altre aziende di trasporto pubblico come l'ATAC.
In sostanza significa che una guardia giurata che finisca il lavoro avrà sempre il porto d'armi ma - come un qualsiasi privato cittadino con porto d'armi ma - a differenza dei carabinieri ad esempio - se per tornare a casa deve prendere il treno dovrà smontare la propria arma e portare a parte le cartucce."

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