domenica 10 aprile 2016

Sempre le foto su facebook: nei guai un ventisettenne per una foto "spiritosa"...

Si collega a quanto scritto nel mio post precedente. La foto è stata tratta dall'edizione di oggi del quotidiano on line Cremona Oggi.
L'interessato ha pubblicato una sua foto con passamontagna e due fucili da caccia imbracciati.
Le dita erano sui grilletti. Alle foto erano aggiunti commenti definiti "provocatori" e video.

Pare che la polizia sia arrivata al suo post con un controllo generico in rete.
Di fatto il 27enne ha subito una perquisizione; nel corso di questa sono state trovate delle foto di cartelli e carcasse di auto forate da proiettili e forse un cartello. Sono stati trovati e dei proiettili un eccesso sul totale denunciato., pare
Come conseguenza è partito un procedimento e sono state ritirate le armi.
E' evidente che pubblicare una foto del genere è di pessimo gusto.
Al di là di questo ci sono diversi aspetti da discutere.
Il primo è quello relativo al maneggio delle armi. 
Il fatto che l'uomo avesse le dita sui grilletti dimostra una scarsa considerazione delle regole di prudenza. Un vecchio detto dice che l'arma pericolosa, quella che uccide, è quella "scarica".
Un altro aspetto è quello generale comportamentale. Pur essendo finiti se non si potesse scherzare... rimane che la prudenza, la coscienza e la legge ci impongono di maneggiare le armi e approcciarsi ad esse con estrema prudenza.
Il pubblicare una foto con il volto celato e con le armi in mano fa pensare.
Diverso sarebbe il caso se si fossero usate delle armi giocattolo (e spero che così sia avvenuto, da avvocato, nel caso specifico). Non ci sarebbero certamente i problemi relativi alla scarsa prudenza con cui si manovrano le armi ma rimarrebbe che un comportamento del genere fa dubitare la Questura sui requisiti psicologici per il rilascio del porto d'armi.
Ricordo che anche il litigare con la polizia, alzando la voce, a tutela di un proprio diritto è stato considerato come segno di scarso equilibrio, con conseguente revoca della licenza di caccia.
Per guidare un'auto tutte queste cose non vengono richieste ma chi ha il porto o la detenzione di armi deve essere una specie di super uomo, equilibrato in massimo grado, uno che evita anche la lite per un sorpasso. Gli amanti delle armi lo sanno bene ed in linea generale è giusto. Tuttavia va sempre considerato con attenzione il caso concreto.
Esiste poi infine l'aspetto "pratico".
Tutti noi che abbiamo delle armi o un pda siamo soggetti a possibili controlli. 
L'esito infausto di uno di questi controlli può portare a grossi guai.
Faccio l'esempio di un conteggio errato dei proiettili detenuti, di un coltello considerato pugnale, della sciabola del nonno non denunciata...
Tanta gente che non ha un porto d'armi ha magari una vecchia pistola o una sciabola o un coltello / pugnale non denunciati. E' difficile, se non impossibile, che siano però soggetti a controlli.
Già chi ha un porto d'armi è visto con sospetto... non andiamo a cercarcela...

2 commenti:

  1. Ciò che è stato da sempre affermato, chi non ha licenza di porto d'armi ma possiede magari un AK acquistato nel campo ROM sotto casa, non avrà mai problemi dato che le armi clandestine, non essendo classificate, registrate, denunciate non esistono. Al contrario che possiede regolarmente un arma e una licenza per possederla potrebbe vedersi ritirare tutto con grave danno.
    Ora; alla luce di quanto appare ovvio, cosa converrebbe acquistare ?
    E' chiaro che si deve essere in regola ed è chiara la nostra voglia di lanciare il solito sasso nello stagno o essere una voce fuori dal coro ma .... perchè in questo Paese il fuorilegge ha meno problemi dell'onesto cittadino ?

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    1. Ad essere sincero devo dire che è vero che in teoria il cittadino ha tanti diritti ma in pratica il sistema è congegnato in modo tale che per lui esercitare un diritto è difficile, se non impossibile.
      Parlando poi di armi, ritengo ingiusto che le questure, pur dovendo agire a tutela della legge (e quindi anche del cittadino con le armi) spesso abbiano un atteggiamento troppo fiscale, al limitre del persecutorio.
      Faccio l'avvocato ed il mio lavoro è correggere le interpretazioni distorte e persecutorie; non trovo però giusto che persone qualificate possano avere atteggiamenti aprioristici e spesso viziati da ignoranza specifica.
      E' anche vero che se succede un fattaccio i primi ad essere accusati sono i poliziotti, anche quando non c'entrano nulla.
      E' poi perlomento strano che, ad esempio, CIM (Centri di Igiene Mentale) non possano segnalare persone con gravi disturbi alle questure per un controllo incrociato.
      Per quello che riguarda le foto su facebook quello che non mi piace non è tanto il provvedimento in se' quanto una leggera e pervadente puzza di ... "leviamo le armi ... quelli che le hanno sono tutti delinquenti potenziali ..."
      E' esperienza comune che a fronte di qualche esaltato o ragazzino nell'animo, la maggior parte dei cacciatori o tiratori o collezionisti sono persone tranquillissime che adottano tutte le misure di sicurezza.
      La stragrande maggior parte dei tiratori non si fa foto con fucili o passamontagna ma buca qualche bersaglio di carta in poligoni ben sorvegliati!

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