mercoledì 4 novembre 2015

Cosa avviene se un membro della famiglia è tossicodipendente

Le droghe sono diffusissime, anche in famiglie insospettabili.
Abbiamo detto più volte dei requisiti che deve avere un cittadino perchè gli sia concesso di andare a caccia o detenere delle armi.
Abbiamo sempre parlato della persona interessata.
Oggi vogliamo parlare di una caso diverso.
Il titolare della licenza di caccia o il proprietario di armi regolarmente denunciate ha un figlio o una figlia che vengono fermati con il classico spinello.
Lasciando perdere i casi di reato penale, lo spaccio, ci sono delle conseguenze anche quando si tratta di consumo personale.
Quando c'è il consumo personale si hanno conseguenze amministrative abbastanza gravi, come la sospensione della patente.
Il principio generale è che chi usa droghe, pur se non punibile penalmente, è però una persona a ridotta capacità e potenzialmente pericolosa, per se' e per gli altri.
E' quindi una favoletta che nel caso di uso personale non accada nulla.
Tornando al caso di cui sopra, la polizia può ritenere che la presenza in famiglia di un tossicodipendente metta in pericolo la regolare custodia delle armi.
Può ritenere ipotizzabile che il tossicodipendente si impadronisca delle armi per usarle contro di se' o altri; si può pensare che le rubi per venderle agli spacciatori in cambio di droga.
La conseguenza pratica è che al padre in questione potrebbero revocare il permesso di detenere le armi o di avere una licenza di caccia o di tiro sportivo.
Molte questure usano un criterio che è più condivisibile.
Diffidano il titolare di una licenza in materia di armi a custodire con la massima cura le armi stesse, precisando che debba avere tutte le cautele per impedire che possano impossessarsene terzi o conviventi.
In questo caso è ancora più importante munirsi di cassaforti che devono essere sempre ben chiuse (e senza chiavi in giro). Se infatti accadesse qualcosa  potrebbe capitare di dare l'addio alle proprie bellissime armi e per sempre.
Quello che trovo intollerabile - anche alla luce di queste conseguenze - è che nei films ed in televisione (ricordo Dario Argento che alla Bignardi diceva di aver fumato spinelli per tanti anni, tra sorrisi vari) l'haschish venga visto come una cosa che fa tanto divertire, un bel gioco.
Non intendo entrare nel dibattito di sempre sulla poca pericolosità presunta delle droghe "leggere". Quello che mi interessa sono le conseguenze legali. A Pannella, deputato, non è mai capitato nulla per aver fumato spinelli in pubblico; al ragazzo normale capitano un bel po' di guai seri dai quali sarà molto difficile uscire.
Tanti ragazzi per questo "bel gioco" rovinano la propria vita e magari quella di chi sta intorno. Diventano, almeno per qualche anno, una sorta di "segnati". Ne vale la pena?


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