Sappiamo che la legge italiana guarda sempre con un certo sospetto chi detenga un'arma.
Se poi capita addirittura di usarla cominciano i guai seri.
Nel tentativo di applicare giusto concetti si sono creati criteri di difficile interpretazione pratica come l'eccesso di legittima difesa.
Non esiste infatti un criterio semplice dal punto di vista pratico.
Negli USA, esagerando magari in senso opposto, in caso di irruzione di un ladro dentro casa o di tentativo di violenza carnale, si può reagire come si vuole, con l'arma che si ha, anche uccidendo.
In italia occorre che ci sia una certa proporzione tra il bene che si difende ed il danno che viene causato al ladro o rapinatore.
Esaminiamo un caso pratico, ricordando che una decisione non fa necessariamente "stato" negli altri processi.
Un tabaccaio, rapinato più volte, aveva inseguito per strada i rapinatori ed aveva ferito un rapinatore.
Era quindi stato processato per eccesso di legittima difesa visto che aveva ferito un rapinatore.
La Cassazione ha ritenuto che è lecito difendere i propri beni anche con l'uso delle armi.
Ha ritenuto lecito sparare in aria e successivamente in basso.
Non ha ritenuto giustificato ed imprudente sparare contro l'auto in fuga.
La Corte ha quindi ritenuto che il tabaccaio andava condannato ma per il reato minore di eccesso colposo di legittima difesa; lo ha infatti condannato a venti giorni di reclusione, sostituiti con € 774 di multa.
Si impongono delle riflessioni.
Nella concitazione del momento è difficile pensare a dove sparare e del resto questo lo ha tenuto presente la Cassazione; ha infatti ritenuto che il comportamento del tabaccaio fosse stato nel complesso prudente.
Aggiungo io che sparare in aria contro malviventi magari drogati può significare anche essere uccisi per la reazione.
Altra riflessione è che la condanna, oggettivamente mite, macchierà la fedina penale del tabaccaio. Gli sarà quindi revocata anche la possibilità di tenere un'arma. Come andrà la prossima rapina?
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